Nonostante alcuni dati positivi “i tempi di definizione dei procedimenti civili e penali, ancorchè diminuiti, continuano ad essere eccessivi e questo continua ad essere il principale problema della giustizia”. Lo ha sottolineato il presidente della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis, nella relazione letta in apertura dell’Anno giudiziario. “I ritardi nei processi penali, la scarcerazione anche di imputati per reati gravi per decorrenza dei termini di custodia cautelare e l’estinzione di un gran numero di reati per prescrizione, vanifica il lavoro dei magistrati e finisce per diventare una sorta di amnistia strisciante e perenne che opera peraltro in modo casuale”, ha aggiunto De Carolis.

 

 

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