Esplode la protesta al centro direzionale di Napoli dei lavoratori della Ge.se.ce.di. che si sentono abbandonati dalla società e dal comune. Dopo giorni di presidio e di lotta alcuni lavoratori sono saliti sui cornicioni e minacciano di lanciarsi nel vuoto se non verranno date risposte alla loro vertenza. Nel mirino il comune che dopo 25 anni di servizio mette a rischio il loro posto di lavoro. Sul posto le forze dell’ordine e i vigili del fuoco con in mezzi di soccorso. Piazzato anche il materasso gonfiabile di sicurezza.

‘ I nove lavoratori addetti al servizio di spazzamento e lavaggio delle aree pubbliche e private, che fanno parte del gruppo di 45 lavoratori, tra diretti e indiretti, di Gesecedi, hanno dato vita ad un presidio al Centro direzionale in difesa del proprio lavoro e chiedono al Comune di Napoli e al Consorzio di farsi garanti del proprio futuro occupazionale. “Siamo al servizio del Centro Direzionale da quando è sorto e oggi, dopo venticinque anni, rischiamo di finire in mezzo alla strada in quanto il Comune di Napoli ci ha comunicato che, dal 28 ottobre, subentrerà nei servizi delle aree definite pubbliche, e, quindi, non riconosce il nostro lavoro in alcun modo” – ha spiegato uno degli operai, Enrico Lanzetta, che ha aggiunto: “non abbiamo avuto vita facile in questi anni, con il Comune che è sempre venuto meno ai propri impegni nei confronti del Consorzio e con i condomini che hanno iniziato a non pagare la quota consortile, ma non si era mai giunti al punto di disperazione in cui siamo”. Sull’argomento anche il componente del Consiglio direttivo di Gesecedi, Mauro Del Giudice, che ha sottolineato: “abbiamo prospettato al Comune alcune ipotesi di collaborazione, tenuto conto che esso subentrerà con i suoi servizi solo nelle aree cosiddette pubbliche mentre il Consorzio continuerebbe ad occuparsi delle restanti aree private del Centro direzionale, dove vengono garantiti servizi fondamentali, dalla pulizia alla manutenzione alla sicurezza, alla luce dell’altro tasso delinquenziale di questo territorio, ma, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto riscontro. Il risultato è che temiamo per il futuro di tutti i nostri lavoratori ma anche per le condizioni di vita e di lavoro dei condomini, residenti e commercianti”. Questi ultimi hanno anche firmato una lettera all’assessore Panini contenete alcune proposte per favorire lo sviluppo commerciale e occupazionale del Centro direzionale.

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