Un mese dopo è ancora vivo il sentimento di commozione per Genny Cesarano, il giovane di 17 anni rimasto ucciso in una sparatoria al rione Sanità di Napoli. Gremita la chiesa di San Vincenzo alla Sanità per il trigesimo: almeno 500 le persone accorse e altre 100 all’esterno della chiesa. Come in occasione dei funerali, ci sono i bambini attorno all’altare mentre i genitori del ragazzo occupano la prima fila. Su un grande striscione la scritta “Genny vive” con la foto del ragazzo che campeggia sull’altare. All’esterno verrà scoperta una lapide in pietra con la scritta “Genny Cesarano, vittima innocente” con le date di nascita e di morte. Nell’omelia del padre comboniano Alex Zanotelli l’invito ai giovani a cambiare stile di vita e ad allontanarsi dalle tentazioni offerte dalla camorra.


 

 

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