Il suo saluto da neo prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, lo rivolge innanzitutto alla “vivace popolazione partenopea, ai giovani in particolare che saranno interlocutori privilegiati del nostro cammino di legalità”. Poi, su tutto, assicura questo: “La costante disponibilità all’ascolto e la vicinanza istituzionale a chi sta vivendo una condizione di disagio, a chi non ha un lavoro, a chi teme di perderlo, a chi è angosciato dall’incertezza del presente e del futuro”. Lo farà, spiega nel suo saluto, “nell’esercizio di una azione sorretta dall’elevato valore sociale e costituzionale dell’etica pubblica e sempre improntata, in ogni momento ed in tutte le sue manifestazioni, all’affermazione degli imprescindibili principi di legalità e libertà che saranno garantiti con ogni sforzo e fermezza”. “É mio fermo intendimento, nell’esercizio delle mie funzioni di rappresentante dello Stato e di coordinamento interistituzionale, nel pieno rispetto dei diversi livelli di governo e di ogni competenza – sottolinea – promuovere la più fattiva sinergia tra le istituzioni e sollecitare il coinvolgimento della società civile per la ricerca di risposte efficaci e condivise alle più delicate situazioni che interessano la nostra comunità e per lo sviluppo del territorio”. Un invito alla collaborazione rivolto a tutti coloro, conclude, che la accompagneranno “nella prioritaria attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di criminalità e a presidio della sicurezza, della libertà e dignità dei cittadini”.

 

 

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