E’ di 328 napoletani multati il bilancio del primo giorno di stop alle auto, la misura prevista da oggi e fino all’8 gennaio nell’ambito del piano antismog predisposto dal Comune per contrastare l’aumento nell’aria delle polveri sottili. Oggi il divieto vigeva dalle 9 alle 17. Circa duemila i veicoli fermati (1957 per la precisione) dai 191 vigili urbani scesi in campo con 67 mezzi tra auto e moto per far rispettare il divieto la cui inosservanza costa una multa da 164 euro, che viene ridotta a 114 se pagata entro cinque giorni. Altri 191 verbali sono stati elevati per infrazioni al codice della strada (dalla patente scaduta, ai mezzi senza assicurazione o revisione). Inoltre, nel quartiere Fuorigrotta, è stata sanzionata un’attività commerciale che non si è attenuta alla ordinanza sindacale nella parte in cui prevede una riduzione nel ricorso al riscaldamento. Alla fine – messi a confronto i dati – un napoletano su sei, tra quelli sottoposti a controllo – non è risultato in regola. Un risultato giudicato con favore dalle forze dell’ordine. “La risposta della cittadinanza – sottolinea il comandante della Polizia Municipale Ciro Esposito – è stata buona. La misura è stata ben pubblicizzata ed è stata compresa la natura del provvedimento teso a salvaguardare la salute pubblica”. Per i napoletani si è trattato di un primo test in vista delle altre cinque giornate in cui dovranno a fare a meno dell’auto: il piano anti-smog, infatti, vieta la circolazione veicolare sull’intero territorio dalle 9 alle 17 anche del 4, 5, 7 e 8 gennaio e dalle 9 alle 12 di domani 3 gennaio. Sono comprese nel divieto anche le autovetture con classe di emissione Euro 4; mentre si circola normalmente il 6 gennaio. Proprio fino all’Epifania è stata disposta anche la riduzione degli ambienti riscaldati a 18 gradi negli edifici civili, e a 17 in quelli industriali: i riscaldamenti potranno rimanere accesi massimo 9 ore. Ma una mano ai napoletani potrebbe darla il maltempo annunciato dalla Protezione civile con un’allerta meteo dalle 20. Si prevede, infatti, l’arrivo di una perturbazione – in minima parte già manifestatasi nel pomeriggio con qualche scroscio d’acqua – che darà luogo a precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale di moderata o forte intensità. Prevista anche l’intensificazione del vento. Tutti fattori che potrebbero riportare l’emergenza alla normalità e indurre l’amministrazione a rivedere il piano.

 

 

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