Si calcola in un 40% circa l’ adesione allo sciopero dei tassisti a Napoli. Sono 2340 le auto pubbliche napoletane. Il corteo, al quale hanno aderito Fasi- Conflavoratori, Usb, Ugl Taxi, Alt e Assotaxi, si è concluso in piazza Plebiscito, davanti alla Prefettura, dove una delegazione dei manifestanti ha chiesto di essere ricevuta. “La nostra protesta – afferma Rosario Gallucci, segretario di Fasi-Conflavoratori – è contro le diverse forme di abusivismo e di concorrenza sleale. A Napoli, la Uber non è entrata in funzione, ma le auto Ncc (noleggio con conducente) stazionano al Molo Beverello, alla Stazione ed all’aeroporto e prelevano turisti, mentre dovrebbero uscire dalle rimesse solo dopo la prenotazione e l’ acquisto del voucher da parte del passeggero. Ci fanno concorrenza sleale anche gli autisti degli “Scuolabus”, che il pomeriggio accompagnano i ragazzi al calcetto ed il sabato sera in discoteca. A noi l’ uso del taxi comporta un costo fisso giornaliero di 45-50 euro, grazie anche alle tariffe esose delle assicurazioni. Sono costi insostenibili di fronte ad un abusivismo senza controlli”.

 

 

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