Scontri a Fuorigrotta tra bande di tifosi e forze dell’ordine nel dopo partita Napoli-Trabzonspor. Un centinaio di tifosi napoletani, tutti col volto coperto e travisato, hanno tentato di sfondare il cordone messo a protezione dei tifosi turchi ospiti: sono entrati in contatto con agenti del reparto Mobile i quali hanno risposto con il lancio di lacrimogeni.
Il tutto è accaduto a sole poche centinaia di metri dal commissariato della olizia di Stato «San Paolo». Momenti di puro terrore nel dopo-partita di Europa League con Fuorigrotta che torna a trasformarsi in teatro di guerriglia urbana. Il bilancio parziale registra due arresti e sette denunce. In manette un napoletano, trovato in possesso di decine di bombe carta e petardi, e un turco giunto in città dalla Germania, e trovato prima di entrare sugli spalti con un coltello in tasca. I prodromi della serata nera si erano visti già dopo il fischio iniziale: durante la partita c’èrano stati sugli spalti fumogeni accesi, un principio d’incendio e lancio di seggiolini contro gli steward da parte dei sostenitori del Trabzonspor. L’accensione di alcuni petardi da parte dei tifosi turchi ha anche dato vita a un principio d’incendio, subito spento dai vigili del fuoco. I turchi si sono scatenati, come fanno abitualmente i tifosi del Trabzonspor, allo scoccare del 61esimo della partita. Festeggiano così la data del 1861, a modo loro, qundo proprio a Trebisonda conquistarono l’indipendenza. senonché alcuni fumogeni fatti brillare sono stati lanciati verso la Curva A, e questo ha causato la reazione dei napoletani. E così il settore ospiti è stato fatto oggetto del lancio di alcune bombe carta da parte degli ultrà della curva A dello stadio, posizionata accanto al settore ospiti. Il lancio di seggiolini si è fermato con l’ingresso in tribuna della polizia in tenuta antisommossa. Sembrava tutto finito, con il gol segnato da De Guzman e il Napoli che supera il turno. Invece no. Invece i soliti ultrà dell’imbecillità – una volta finita la partita – hanno deciso di vendicarsi per quello sconsiderato lancio di fumogeni a inizio secondo tempo; si sono organizzati a falange, spingendosi fin sotto il settore esterno del San Paolo dove erano ancora i turchi. Cercavano lo contro fisico. A quel punto, di fronte al tentativo di sfondare il cordone protettivo di carabinieri, finanzieri e poliziotti in assetto antisommossa, le forze dell’ordine hanno reagito. Esplosi numerosi lacrimogeni, che sono riusciti a disperdere i teppisti.