A Portici (Napoli) un presepe vivente sui ruderi del ristorante ‘Ciro a mare’ danneggiato nella notte del 4 gennaio del 2009 dal racket, simboleggia speranza e riscatto contro la camorra. A promuovere le associazioni antiracket di Portici ‘G. Panunzio’ ed ‘Ercolano per la legalità’ che, insieme ai proprietari, hanno chiesto che della vicenda si discuta in un consiglio comunale e si possa giungere ad una soluzione per la riapertura.
Sull’uscio del locale è stata allestita la Natività, animata dalla Comunità dei Monti della Chiesa Addolorata di Ercolano, con al centro un faro al posto del Bambino Gesù che irradia luce verso il cielo. Accanto i re magi con i rispettivi doni: oro simboleggiante vita e dignità, incenso (pace) e mirra (speranza). All’interno, su una tavola imbandita con pandoro e champagne, ancora i bicchieri semibruciati dal fuoco che danneggiò il locale, le stoviglie di allora e tutto intorno un gruppo di ex dipendenti in abiti da lavoro e il proprietario Raffaele Rossi che, insieme al cugino Massimo, ha portato avanti l’attività. E che oggi, a distanza di 6 anni chiede una soluzione ai grovigli burocratici che ritardano l’apertura: ”Il lavoro è dignità per noi e per i tanti dipendenti del locale. Attendo una risposta dal Comune e vogliamo tutti insieme che questa problematica diventata un’odissea si risolva al più presto”. Sul piazzale antistante la spiaggia ‘le Mortelle’ anche due testimonial: Gianfranco Gallo e Monica Sarnelli che con i rappresentanti dell’associazionismo e un gruppo di cittadini hanno acceso fiaccole di speranza. Presente anche il presidente dell’associazione antiracket di Ercolano, Nino Daniele: ”Con l’associazione ‘Panunzio’ di Portici abbiamo collaborato insieme nei percorsi di legalità e lo facciamo anche questa sera perché riaprire ‘Ciro a mare’ vuol dire che potrà finalmente ripartire una attività importante in uno dei posti più belli della Campania”. In prima fila nella battaglia per la riapertura Don Giorgio Pisano, sacerdote alla chiesa Sacro Cuore impegnato. ” Nel Presepe ci devono essere giustizia e verità, forme basilari per costruire la città. Il presepe è simbolo anche della nostra città e i pastori siamo tutti noi, amministratori della città. E la speranza è l’impegno costante a non demordere mai e a continuare a credere. Questa sera ci sono molti bambini e giovani a dirci ‘vogliamo lottare con voi’ e questa è la cosa più bella”. Interviene con una nota il sindaco di Portici Nicola Marrone: ” “La mobilitazione di oggi per la riapertura del ristorante è la giusta occasione per ribadire la volontà e l’impegno dell’Amministrazione comunale nel rispetto di una corretta soluzione amministrativa. Inviterò al confronto anche i rappresentanti dell’ opposizione”.