Sit in di protesta contro la svendita dei beni culturali del Paese: le guide turistiche della Campania si riuniranno davanti al sito archeologico di Pompei per dire no alla ”guida nazionale”. L’appuntamento è per venerdì 14 marzo 2014 alle 8.30 in piazza Porta Marina Inferiore, dove si svolgerà una mobilitazione generale organizzata dal Comitato Turismo Campania, appoggiato dalla Filcams-Cgil, dalla Uil-Uiltucs, dall’Usae-Finact, dalla Federagit e dall’Associazione Guide Turistiche Campane.

Obiettivo della manifestazione, far sentire la propria voce contro l’approvazione della Legge Europea 2013 che istituisce la Guida nazionale e che permette a soggetti provenienti dagli altri 27 Paesi dell’Ue di effettuare visite guidate in tutta Italia. Una legge che di fatto dequalifica le guide, elimina la competenza territoriale e la specializzazione a danno della qualità e del patrimonio culturale. ”La legge – spiegano i rappresentanti del Comitato Turismo Campania – crea un liberismo selvaggio e senza regole, che permette ai prestatori di servizi e mestieranti stranieri di poter operare senza alcun tipo di controllo nei nostri territori. La nostra mobilitazione serve per spiegare agli italiani l’ennesimo atto di codardia politica dei nostri governanti e delle gravi ricadute dell’articolo 3 della legge 97/2013, che sta già provocando danni in termini occupazionali ed economici. Abbiamo scelto Pompei perché è il simbolo, ora più che mai, di decisioni politiche scellerate e disastrose per il nostro patrimonio culturale”. Le guide turistiche campane hanno invitato colleghe e colleghi di tutto il Paese a scendere in piazza e a organizzare una mobilitazione nei luoghi simbolo di ogni regione italiana nello stesso giorno per difendere il proprio patrimonio culturale. ”L’istituzione della figura della Guida Nazionale – continuano i promotori della iniziativa – dequalifica le guide italiane e rimuove la specificità di area di competenza, pilastro fondamentale della legislazione italiana in tema di guide turistiche. Eliminare l’ambito territoriale, per una guida turistica significa annullare la sua competenza e la sua specializzazione a danno della qualità e di una corretta divulgazione del patrimonio culturale italiano”.

 

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