Nemmeno il tempo di tempo di pronunciare il fatidico “Sì” al comune di Frattamaggiore e festeggiare il coronamento del sogno d’amore di Gianni Damiano e Ciro Guardasole, che i novelli sposi hanno dovuto fare i conti con una realtà che ancora stenta ad adeguarsi alla normalità, ancora schiava di inutili preconcetti e intolleranze. Gianni e Ciro qualche giorno prima delle nozze sono andati a villa Tiberiade, un’incantevole palazzo con ampio giardino che affaccia sul mare a Torre Annunziata scelta da molte coppie di sposi, per chiede se potessero fare le foto per il loro album di nozze. Dapprima gli è stato detto che con un contributo di 100 euro avrebbero potuto usufruire senza problemi della location ma poi, arrivato il giorno del matrimonio, la coppia si è vista “rifiutare fermamente l’ingresso in quanto gay”, come ci ha dichiarato Gianni Damiano manifestando il suo legittimo rammarico. Cerimonia rovinata per Gianni e Ciro ed ennesima dimostrazione dell’arretratezza di una parte della società che ha ancora troppe difficoltà ad evolversi.
Luigi Viglione