I contestatori che ieri hanno interrotto con la loro protesta l’avvio del festival di Sanremo “erano in quattro” e sono stati “denunciati per violenza privata”. Lo ha spiegato il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, citando informazioni “ricevute dalla questura”. Si tratta di Antonio Sollazzo, Marino Marsicano, Salvatore Ferrigno e Maria Rosaria Pascale. “La donna – ha spiegato Leone – ha simulato un malore attirando l’attenzione della sicurezza e questo ha consentito agli altri, in particolare ai due che avete visto, di muoversi” verso la balaustra della galleria.

“Le quattro persone – ha detto Leone – sono state denunciate per violenza privata per aver costretto attraverso minacce a compiere un’azione come leggere una lettera in diretta tv. Si tratta, come sapete, di dipendenti del Consorzio Unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, da oltre un anno senza stipendio. Alcuni di loro risultano aver avuto qualche precedente penale, probabilmente legato al fatto che si sono distinti in azioni analoghe ma con minore forza mediatica”. I quattro “sono arrivati ieri mattina in automobile a Sanremo, non hanno pernottato la notte prima del festival e hanno dichiarato alla questura di aver acquistato due biglietti al botteghino, ieri stesso, al prezzo di 100 euro a biglietto, così come hanno dichiarato di aver pagato altri due biglietti al bagarinaggio, immaginiamo a un prezzo superiore”. Leone ha poi escluso che i quattro possano essere ospitati oggi alla Vita in diretta: “Chi si espone in un’occasione come il festival di Sanremo per protestare, per quanto per motivi di disperazione, non può avere un altro proscenio mediatico, perché potrebbe creare un effetto di emulazione generale. Ho dato quindi indicazione a tutti i programmi di evitare qualsiasi intervista”.

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