GIUGLIANO Estorsione, intestazione fittizia di beni, perfino l’imposizione di una determinata marca di caffé: sono soprattutto questi i reati contestati alle cinque persone – una è latitante – destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e considerate affiliate al clan Mallardo,

nell’ambito della cosiddetta operazione ‘Crash’ che oggi ha portato anche al sequestro di beni per un valore di cinque milioni di euro. Arresti, quelli di oggi, che segnano le conclusioni di una indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli ed eseguita dal Gico della Guardia di Finanza. Tra le persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, spicca Feliciano Mallardo, già in carcere, e considerato reggente pro tempore del clan. Ordinanze anche per Mauro Moraca, genero di Feliciano Mallardo, organizzatore nel settore delle estorsioni; Giuliano Amicone, considerato affiliato e uomo di fiducia dei Mallardo. Ed ancora, provvedimenti anche per Carlo Antonio D’Alterio, anche lui già in carcere e nipote di Feliciano Mallardo e per Silvio Diana, ritenuto uomo di assoluta fiducia del capo clan. Grazie alle intercettazioni ambientali, definite dal procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico, “determinanti e cruciali” e grazie anche ai collaboratori di giustizia si è ricostruito il sistema delle estorsioni messe in atto dai Mallardo, in particolare in due diverse vicende ai danni di due imprenditori edili giuglianesi. Svariate le operazioni economiche e imprenditoriali realizzate da Mauro Moraca, tra l’altro, per conto dei Mallardo. Non solo, Carlo Antonio D’Alterio, è risultato componente di una cellula connessa al clan Mallardo, con particolare riferimento alla gestione nella distribuzione del caffé Seddio rivelatasi poi un’autentica imposizione di tipo estorsivo del clan Mallardo nei confronti degli esercizi commerciali giuglianesi. Tra i beni sequestrati, otto immobili, terreni e quote societarie, ben strumentali, rapporti finanziari e beni immobili nella misura del 35% della ‘Dream House’.

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