NAPOLI – “Oggi il prolungamento dell’internamento in Ospedale Psichiatrico Giudiziario non è ulteriormente proponibile, e come Psichiatria Democratica respingiamo, ancora una volta e con forza, ogni richiesta di proroga e chiediamo l’applicazione di quanto previsto dalla legge stessa in materia di poteri sostitutivi per le regioni inadempienti”.
E’ quanto affermano, in una nota, Emilio Lupo, Cesare Bondioli, Luigi Attenasio, Salvatore Di Fede di Psichiatria Democratica. “La giustificazione per la proroga sono i ritardi accumulati dallo stesso Ministero della Salute nell’emanare gli atti regolamentari previsti dalla legge dimenticando che, se questo è vero, è altrettanto vero che il “graduale superamento” degli OPG è partito dal DPCM del 2008 e, quindi, sono quasi cinque anni che il tema avrebbe dovuto essere all’ordine del giorno di ministero, regioni, aziende sanitarie, dipartimenti di salute mentale”, aggiungono i rappresentanti di Psichiatria Democratica. “E se in alcune realtà, i DSM non hanno atteso la legge 9/12 per formulare progetti individualizzati per la dimissione dei loro cittadini internati, in tante altre si continuano a fare vaghi programmi, a dissertare sul nulla, visto che ancora oltre mille cittadini rimangono costretti nei sei OPG”, concludono Emilio Lupo, Cesare Bondioli, Luigi Attenasio, Salvatore Di Fede.