“Credo che la verità fino in fondo non sia uscita. Io mi sono costituito parte civile perché credo che sia un bene sapere la verità. Mi auguro che i protagonisti di quella vicenda ora possano dire con più serenità quello che è veramente successo, chi è il mandante vero”. Da Salerno, per sostenere le ragioni del no al referendum del 4 dicembre, Stefano Caldoro, ex governatore della Regione Campania, chiede verità in merito allo scandalo P3, per un falso dossier con cui si cercò di bloccare la sua candidatura alla presidenza della Regione, processo in cui è imputato anche il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica. “In particolare su Ernesto Sica, – sottolinea Caldoro – c’è stato un elemento umano anche personale di scuse che lui ha fatto di cui non posso non prenderne atto. Io e la mia famiglia abbiamo molto apprezzato la lettera che lui ha scritto a mia figlia. Credo che da questo punto di vista distinguiamo gli aspetti umani e personali, da quelli giudiziari che avranno il loro corso”.


 

 

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