Occorre un piano organizzativo-sanitario strutturale. Questo è quanto sostiene il sostituto procuratore della Corte di Appello di Napoli, Catello Maresca. “Serve un piano urgente per le carceri” altrimenti “faremo la fine della Colombia”. Così all’Ansa Maresca, magistrato antimafia a cui si devono importanti inchieste sul clan dei Casalesi. Di recente gli istituti penitenziari di mezza Italia sono stati investiti da rivolte innescate dalle misure di contenimento varate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Maresca rimarca la necessità di fare “tamponi ‘a tappeto’ su detenuti e agenti, anche grazie a laboratori privati; una distribuzione della popolazione carceraria sul territorio nazionale considerando la riapertura di strutture dismesse come l’Asinara e Pianosa, o l’utilizzo di strutture meno affollate come quelle di Chiavari, Avezzano e Grosseto”. “Le carceri sono la cartina al tornasole del disagio sociale – conclude Maresca – proprio per questo è improcrastinabile neutralizzarne immediatamente i sinistri segnali”.

 

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