“Oggi sono stato ascoltato esclusivamente in qualità di testimone dalla procura e ho chiarito che l’ispettore capo arrestato ieri non è mai stato membro del mio staff. Sono estraneo ai fatti”. Lo afferma il cantante Gigi D’Alessio dopo essere stato sentito come persona informata sui fatti dal pm della Dda di Napoli Luigi Landolfi in merito all’inchiesta che ieri ha portato in carcere per traffico di droga 16 persone, tra cui tre poliziotti, uno dei quali, secondo l’accusa era al servizio dell’artista. “Ho chiarito interamente – prosegue il cantante napoletano – i termini dei miei rapporti con uno dei poliziotti coinvolti nella vicenda. Ho messo in evidenza la mia totale estraneità ai fatti contestati ai poliziotti, e mi è stata confermata anche dagli organi di procura la mia posizione di testimone. In procura ho trovato serietà ed equilibrio”. D’Alessio attacca poi i media. “L’unico danno – dice – che ho subito da una parte della stampa è l’accostamento del mio nome ai gravi fatti contestati agli arrestati. Una valanga di fango che mi ha ferito profondamente. Mi auguro domani di constatare che si dedichi la stessa attenzione per ripristinare la mia immagine pubblica e la mia dignità di uomo”.