Ulteriori analisi per capire le cause dello sforamento delle polveri sottili in alcune zone di Acerra, anche con il ricorso di nuove strumentazioni: è quanto chiede l’osservatorio ambientale indipendente alla sua prima riunione ufficiale in Comune. Presenti alla seduta anche i due esperti nominati dai comitati ambientalisti del posto, Paola Auriemma, e Emiliano Liguori, quest’ultimo figlio del vigile urbano morto a gennaio a causa di due tumori, divenuto simbolo della lotta alle ecomafie nella Terra dei fuochi. I componenti dell’osservatorio, hanno deciso di chiedere ulteriori analisi per capire le cause dello sforamento di polveri sottili, magari con l’ausilio dell’Arpac, dell’Asl e dell’Università Federico II. L’organismo indipendente sta anche valutando la possibilità di chiedere uno screening di alcune tipologie di tumori per i cittadini locali, dove le morti per cancro si sono moltiplicate negli ultimi anni. Dell’osservatorio ambientale, che ha, tra i suoi compiti, funzioni di supporto e di consulenza agli organi comunali per tutte le valutazioni e le iniziative che riguardano le problematiche ambientali e le ricadute sulla salute dei cittadini, fanno parte esperti indicati da Asl, Ordine dei medici, Arpac, ambientalisti, ed Università Federico II di Napoli.

 

 

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