I cittadini saranno costretti a rinunciare alla possibilità di usufruire di prestazioni in convenzione per due mesi. Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale comunica in una nota la triste situazione.
“Il copione si ripete. I fondi sono finiti. E fino al prossimo 1 ottobre a Napoli città e con minime variazioni di data, nella provincia nord e sud del capoluogo partenopeo, nonché a Caserta e Salerno (per ora si salvano solo Avellino e Benevento), per visite ed analisi di laboratorio, occorrerà mettere nuovamente mano al portafogli oppure sobbarcarsi l’estenuante calvario delle liste d’attesa negli ospedali pubblici”. Lamberti prosegue: “Purtroppo la ripartizione trimestrale dei fondi non si è rivelata una scelta lungimirante da parte della Regione Campania. Se prima, infatti, i tetti di spesa si esaurivano a fine anno, adesso lo stop arriva, puntuale, ogni tre mesi. Inutile dire che un andazzo del genere arreca sì danno alle strutture accreditate, ma soprattutto al cittadino-paziente ed in particolare ai napoletani, i primi a soffrire di questa paradossale situazione”.
Dal presidente di Federlab arriva anche l’appello: “Vincenzo De Luca dovrebbe modificare una volta e per tutte, questo meccanismo”. E offre anche una sua idea di risoluzione. “La distribuzione del fondo va fatta tenendo presente quello che è il reale fabbisogno delle prestazioni da parte dell’utenza, evitando, inoltre, di fare parti diseguali tra uguali così da superare, in maniera definitiva, anche questo paradossale squilibrio di risorse tra le diverse Asl del territorio campano garantendo a tutti le stesse modalità di accesso alle cure”.