“Le mafie hanno sempre approfittato del terrorismo per crescere, approfittando della disattenzione dello Stato le cui forze erano polarizzate nel contrasto al terrorismo”. Lo dice a Napoli il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti che aggiunge: “E ora il rischio c’è sempre”. “Non a caso – spiega Roberti a margine della presentazione del libro di Isaia Sales “Storia dell’Italia mafiosa” – anche Cosa nostra siciliana è cresciuta negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso mentre imperversava il brigatismo rosso e il terrorismo nero in questo Paese, proprio per la disattenzione che discendeva da questa vicenda. E ora il rischio c’è sempre”. Per Roberti, “ci sono stati momenti di intreccio tra mafie e terrorismo”. Basta considerare che “le attività criminali tipiche dell’essere mafioso spesso si sono poste come fonte di finanziamento per il terrorismo, pensate soprattutto a quello internazionale, e mi riferisco al traffico di droga, al contrabbando di petrolio dell’Isis ma anche alle estorsioni e sequestri di persona”.

 

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