Disposta l’autopsia per stabilire la causa della morte di un 42enne, avvenuto all’interno della caserma dei carabinieri di Quarto. L’uomo, R.M., era in attesa del suo trasferimento nel carcere di Poggioreale. Accompagnato dai militari all’interno della tenenza di corso Italia, ha chiesto di andare in bagno. Dopo alcuni minuti, insospettiti dal mancato rientro dell’uomo, i carabinieri sono entrati nel bagno, trovando il 42enne oramai privo di vita. I primi a prestare i soccorsi sono stati proprio gli uomini del comandante Leonardo Rosano. Subito seguiti da quelli del personale del 118. Tutto inutile, purtroppo. La salma del 42enne è stata trasferita al Secondo Policlinico di Napoli dove già oggi verrà effettuata l’autopsia. Diverse le ipotesi formulate subito dopo la macabra scoperta, avvenuta intorno alle 18.30. Tra queste, quella della morte per cause naturali, forse un infarto. R.M., con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, era agli arresti domiciliari. Nei suoi confronti, però, era giunto un ordine di carcerazione. Sarebbe dovuto tornare nel carcere di Poggioreale e qui scontare un anno e due mesi di detenzione. Non sapeva dell’arrivo dei militari presso la sua abitazione. Come da prassi, ha preparato lo stretto necessario per trascorrere le prime notti in cella. Un atteggiamento non particolarmente nervoso il suo, una volta arrivato in caserma. Al momento non si esclude che l’uomo possa aver ingerito qualcosa che poi avrebbe fatto effetto nei minuti successivi, portandolo alla morte. Il medico legale, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso, non avrebbe trovato alcun segno di violenza – anche autoindotta – sul corpo del 42enne. L’ipotesi dell’infarto, però, cozzerebbe con l’aspetto che presentava il corpo oramai senza vita: viso e labbra non cianotici, come invece spesso accade a chi è colpito da un attacco cardiaco. Come detto, l’uomo era sì nervoso, ma nulla che potesse far pensare a un tentativo di suicidio.