ERCOLANO – Comincia ad intravedersi uno spiraglio per gli ex dipendenti della disciolta cooperativa ‘Vesuvio, Natura e Lavoro’: nel pomeriggio dalla Prefettura di Napoli è giunto un fax sulla convocazione di un tavolo sulla vertenza per il 12 giugno alle 10.30. La nota è indirizzata ai sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil, agli assessorati del Lavoro, del Turismo e dell’Ambiente della Regione Campania, all’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, alla Provincia di Napoli e al presidente della Comunità del Parco Vesuvio.

“Fino al 12 giugno – dice Ciro Fusco ex lavoratore e sindacalista Cisl – in sei resteremo all’interno del cratere perché vogliamo che dal tavolo in prefettura si esca con un accordo ben definito che porti alla ripresa delle nostre attività. Ma se ciò non dovesse avvenire, proseguiremo nella protesta”. All’incontro si farà il punto sulla vertenza lavorativa cominciata nel 2008, anno del fallimento della cooperativa. Ex lsu, nell’ambito di un progetto di formazione finanziato dal Ministero dell’Ambiente e gestito dal Parco Nazionale del Vesuvio, i 98 dipendenti si riunirono in cooperativa nel 1995 e furono impiegati in attività di infopoint, antincendio boschivo, manutenzione della sentieristica e lavori di ingegneria naturalistica. Fino al 2008, anno del fallimento e del mancato rinnovo del progetto. Per i lavoratori, quindi, c’é stata la cassa integrazione poi la mobilità in deroga, terminata a gennaio 2011. Da allora a più riprese hanno protestato per la risoluzione della vertenza: l’anno scorso con ripetuti sit in a quota 500 in località ‘La Siesta’; dall’11 maggio con presidi fissi nei pressi della Biglietteria e con la permanenza su uno spuntone di roccia nel cratere di sei ‘irriducibili’.

 

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