E’ salito a bordo delle ”Gazzelle”, poi affascinato ha seguito tutti i movimenti che gli artificieri dell’Arma impiegano per disinnescare ordigni esplosivi o aprire contenitori sospetti in sicurezza. Mattia, 11 anni, che per lungo tempo è stato ricoverato nel reparto di pediatria sistematica del ”Santobono” per una malattia di origine autoimmune, oggi ha coronato il suo sogno. Ha fatto visita al Comando provinciale carabinieri di Napoli dove, insieme al medico che lo tiene in cura, il dottor Paolo Siani, ha trascorso alcune ore in caserma. Mattia è stato accolto dal comandante provinciale, colonnello Marco Minicucci, e da alcuni ufficiali. Ha voluto vedere quelle moto e quelle auto che ha sfrecciano lungo le strade di Napoli all’inseguimento di malviventi o che, più semplicemente, raggiungono luoghi dove ci sono persone che hanno bisogno di aiuto. Poi ha incontrato un ”anziano rappresentante” dell’Arma, Druso, 10 anni, un pastore tedesco addestrato per operazioni di soccorso come la ricerca di persone scomparse, travolte dalle macerie di crolli, da valanghe o slavine ma anche per la ricerca di persone da scovare: quelle che si nascondono volontariamente, quali latitanti o malviventi in fuga. Ovviamente non poteva mancare una tappa alla centrale operativo, dove arrivano le chiamate dei cittadini attraverso il numero di emergenza ‘112’. A ricordo della mattinata con i carabinieri (il desiderio esaudito di Mattia) il colonnello Minicucci ha consegnato al piccolo un modellino della Lotus Evora S. Una avanzatissima coupè che la Lotus Car nel luglio 2011 ha fornito all’arma dei carabinieri in 2 esemplari, in comodato d’uso gratuito, per svolgere in tempi rapidi speciali servizi di assistenza e d’interesse sociale e che i militari dell’Arma stanno usando a Roma e Milano per servizi di trasporto urgenti di organi da trapiantare e sangue.