Imbrattata con escrementi la sede del Collegamento Campano contro le camorre per la legalità e la nonviolenza ‘G. Franciosi’ e del presidio Libera ‘Teresa Buonocore e Claudio Taglialatela’ nella dependance di Villa Fernandes a Portici. I componenti del Collegamento hanno trovato sulla porta d’ingresso del bene confiscato alla camorra degli escrementi, molto probabilmente lanciati, sparsi tra il cancello, il muro, e il primo gradino.
Sul cancello e sulle finestre sono state collocate locandine per diffondere la XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime delle mafie, che si terrà il 22 marzo, a partire dalle 10. Il presidente Leandro Limoccia denuncerà in giornata l’episodio alla polizia e, condannando l’atto ‘volgare’ e ‘spregevole’, dice: ”Continueremo con spirito di servizio e con vigore, senza alcun indugio a sostenere l’amore per la verità e la giustizia. Continueremo, senza mai fermarci, a progettare sentieri di condivisione, denuncia e progetto con i volti dei territori colpiti dalla violenza criminale e dalla cattiva politica e con le varie istituzioni. Continueremo con maggiore passione per la dignità delle persone, e per una comunità libera dalle mafie, dalla politica come falsa coscienza, dall’ illegalità, dalla corruzione, dalla mafiosità e dalla violenza. Quest’atto, infine, dimostra la giusta lotta, durata purtroppo 12 anni, di consegnare ai suoi abitanti e alle sue associazioni il bene confiscato alla camorra. Chiediamo alle istituzioni di Portici un atto di responsabilità e corresponsabilità per assegnare interamente il bene confiscato alla camorra al proprio territorio”. Lo scorso 25 febbraio, nel corso di una cerimonia con i familiari di vittime innocenti della criminalità, una dependance della Villa fu affidata al Coordinamento per svolgere attività sociali a sostegno dei più deboli.












