Nella mattinata del 12 luglio 2019, nel comune di Minturno e nel quartiere Scampia di Napoli, i Carabinieri della Stazione di San Prisco hanno dato esecuzione ad un Decreto di Fermo di indiziato di delitto, emesso da dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di Domenico Aruta, 32enne, e Gaetano Ussorio, 43enne, gravemente indiziati, in concorso con altri due soggetti già detenuti per la stessa causa, per i reati di rapina aggravata, lesione aggravata, detenzione e porto illegale di arma. Il provvedimento pre-cautelare giungeva all’esito di un’articolata attività investigativa, diretta dalla Procura, avviata immediatamente dopo l’arresto in flagranza di reato degli esecutori materiali di una rapina (persone tuttora detenute presso la Casa Circondariale di S. Maria C.V.), consumata il 19 marzo 2019, commessa ai danni di una coppia di coniugi imprenditori, nel corso della quale sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco e sono stati sottratti agli stessi monili e preziosi di ingente valore, refurtiva poi recuperata e restituita alle vittime. Gli elementi gravemente indiziari, integranti i presupposti del fermo, sono stati acquisiti attraverso intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati telefonici, copia forense del contenuto di un cellulare sequestrato nell’immediatezza dei primi arresti, successivi alla consumazione del delitto, il tutto corroborato dalle attività di riscontro espletate dalla Polizia Giudiziaria. In particolare, l’indagine ha permesso di accertare come i due soggetti destinatari del decreto di fermo abbiano partecipato alla predetta rapina, in qualità di basisti, fornendo decisivo contributo alla realizzazione dell’evento delittuoso. I giudici per le indagini preliminari dei tribunali, rispettivamente, di Napoli e Cassino, nel convalidare i fermi, hanno accolto la richiesta di misura cautelare, disponendo per Domenico Aruta la misura degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per Gaetano Ussorio quella della custodia cautelare in carcere.