Prima di entrare in azione una banda di malviventi specializzata in rapine a gioiellerie e banche si rivolgeva ad una cartomante per essere rassicurata sul buon esito dei colpi. Lo hanno accertato i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando di Savona, che hanno sgominato un’ organizzazione considerata ”pericolosa”. Ha messo a segno rapine in Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna.
I rapinatori agivano con mitragliette e pistole. Si mettevano in bocca e nel naso tamponi di ovatta, per alterare i tratti somatici. L’organizzazione era composta da due latitanti campani, padre e figlio, il primo arrestato a Napoli ed il secondo a Rimini, nonche’ da una coppia di insospettabili agenti immobiliari piemontesi che facevano da basisti. Nelle abitazioni perquisite, i carabinieri hanno rinvenuto parte dei gioielli rubati. Ma anche armi da guerra complete di munizionamento, insieme a parrucche e fascette utilizzate per immobilizzare le vittime. Particolare non secondario: i carabinieri hanno accertato che la banda era solita rivolgersi a una cartomante prima di mettere a segno i colpi. Conferenza stampa al comando provinciale carabinieri di Savona alle ore 11.