Una organizzazione articolata dedita alle rapine con armi ma anche alle estorsioni per il cosiddetto ‘cavallo di ritorno’ e’ stata individuata da indagini della polizia nel napoletano che hanno portato a 14 arresti. In carcere, ma tre persone hanno avuto il beneficio dei domiciliari, rapinatori ma anche ricettatori e persone il cui ruolo era quello di contattare le vittime delle estorsioni.
La banda, con contatti anche con la criminalita’ organizzata per poter effettuare le estorsioni nell’area a Nord di Napoli, attorno al comune di Giugliano, ha tra l’altro eseguito la rapina a un supermercato, a un deposito di materiale di cancelleria, a una agenzia della banca Monte dei Paschi, al centro scommesse Better, nonche’ i furti con la tecnica ‘del buco’ a una gioielleria e a un negozio di calzature. Rapinati anche veicoli, che poi venivano restituiti ai proprietari in cambio del pagamento di una tangente. Le indagini si sono sviluppate anche con intercettazioni telefoniche e riscontri documentali. I rapinatori agivano armati di fucili a canne mozze e con il volto coperto da passamontagna.