Una vasta operazione della Polizia di Stato è in corso dalle prime ore del giorno nei confronti di alcuni presunti responsabili di rapine in farmacie e furti messi a segno nei mesi scorsi nell’area torrese e pompeiana, nel Napoletano. Gli agenti del commissariato di Pompei, diretti dal vicequestore Maria Rosaria Romano, in collaborazione con quelli del commissariato di Torre Annunziata, stanno eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone residente in zona.

Numerose le perquisizioni in corso in diverse località dell’area vesuviana. Le indagini hanno preso il via nei mesi scorsi dopo una rapina messa a segno in una farmacia di Torre Annunziata. Da allora gli agenti del commissariato di Pompei hanno intensificato i controlli su alcuni obiettivi considerati a maggiore rischio. I provvedimenti in esecuzione oggi sono stati emessi dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della locale Procura che ha coordinato le indagini. Rapine in farmacie e in attività commerciali, ma anche furti di auto. Sono accusati di questo Alberto Vezzi, 39 anni, e Giovanni Solimeno, 28, entrambi di Torre Annunziata (Napoli) e già detenuti nel carcere di Poggioreale perché considerati gli autori di una rapina alla farmacia Matachione. Ora i due ­ con un terzo complice, che resta tuttora ricercato ­ destinatari di una nuova ordinanza in carcere emessa dal tribunale di Torre Annunziata ed eseguita dai poliziotti del commissariato di Pompei coadiuvati da quelli oplontini, sono ritenuti responsabili della rapina avvenuta alla farmacia Iovino di Torre Annunziata il 13 giugno scorso. I due erano già detenuti perché ritenuti responsabili del colpo avvenuto alla farmacia Matachione il 23 giugno e poi anche per essere ritenuti gli autori della rapina a un minimarket avvenuta il 22 giugno. I poliziotti ­ secondo quanto evidenzia la Procura ­ hanno accertato la responsabilità di Vezzi, Solimeno e del complice nella rapina alla farmacia Iovino. In particolare è stato ricostruito che i tre avevano rubato il giorno prima una Fiat Uno da utilizzare per commettere il colpo ma la vettura era stata trovata e riconsegnata al proprietario. Questo ”imprevisto” non aveva però scoraggiato i malviventi: così uno dei tre, impugnando una pistola fornitagli da Vezzi e indossando una tuta ed altri indumenti utili a nascondere il viso, aveva rapinato il titolare della farmacia portando via 1.200 euro, esplodendo durante la fuga alcuni colpi d’arma da fuoco.

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