NAPOLI – E’ stato revocato il divieto di dimora in provincia di Napoli a Vittorio Pisani, l’ex capo della squadra mobile partenopea imputato nel processo su riciclaggio e ristorazione. Il tribunale ha infatti accolto la richiesta dei difensori di Pisani, Giovanni Cerino e Salvatore Nugnes, nonostante il parere negativo della procura: a un anno e mezzo dall’emissione del provvedimento, i giudici ritengono infatti cessate le esigenze cautelari.
Pisani, che è ora in servizio allo Sco, è accusato di rivelazione di segreto, favoreggiamento, falso e abuso di ufficio: avrebbe rivelato all’amico Marco Iorio l’esistenza di un’indagine che lo riguardava e che mirava ad accertare se nei ristoranti da lui gestiti venissero riciclati soldi di provenienza illecita. Secondo i pm Sergio Amato ed Enrica Parascandolo, nel corso del dibattimento si è rafforzato il quadro accusatorio nei confronti dell’imputato. I giudici hanno invece ritenuto che, dal momento che Pisani ora lavora a Roma, non c’é più motivo di mantenere in vigore la misura cautelare. I pm Sergio Amato ed Enrico Parascandolo, che sostengono l’accusa nel processo su riciclaggio e ristorazione in corso a Napoli, hanno inviato una nuova citazione al calciatore Mario Balotelli, la cui testimonianza è considerata indispensabile per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale. La citazione gli è stata notificata a Coverciano, dove Balotelli in questo periodo si trova in ritiro con la Nazionale. La procura ha indicato tre date tra le quali scegliere: 20 novembre, 4 e 11 dicembre, prospettandogli le possibili conseguenze (come l’accompagnamento coatto) qualora non si presenti spontaneamente. Il calciatore è già stato sentito durante le indagini preliminari come persona informata dei fatti: durante un suo soggiorno a Napoli chiese all’imprenditore Marco Iorio di accompagnarlo nel quartiere di Scampia per vedere da vicino le famigerate “piazze di spaccio”.