NOLA – Nemmeno una settimana fa l’Assessore all’Ambiente del Comune di Nola, Luciano Parisi, divulgava soddisfatto a mezzo stampa l’ottimo risultato raggiunto dalla sua amministrazione. La percentuale di raccolta differenziata era appena schizzata al 50,61 %.
“È il miglior modo per cominciare l’anno – ha affermato, soddisfatto, l’Assessore all’Ambiente, Luciano Parisi –. È la dimostrazione che quando c’è l’impegno di tutte le parti in causa, qualunque risultato può essere raggiunto. Il problema è che, forse, il 50% dei rifiuti viene effettivamente riciclato ma parte del restante 50 fa la sua bella figura nelle strade e nelle campagne di Nola. La situazione è preoccupante non solo nelle vicinanze dei terreni coltivati ma anche a ridosso del centro abitato con rifiuti che vanno da quelli urbani a quelli speciali, da quelli pericolosi fino a quelli tossici. In particolar modo si segnalano situazioni notevolmente critiche in 5 aree: VIA ABATE MINICHINI : il nostro lungo giro comincia proprio da questa strada alla fine del centro abitato di Nola e dove avevamo già denunciato la presenza di rifiuti abbandonati 5 mesi fa. Si segnala la presenza di rifiuti urbani, differenziati e speciali. In particolare di talquale, bottiglie di plastica, divani, materassi, frigoriferi, materiale di risulta di lavori edili e decine di pneumatici. Notevole il numero di monitor e televisori abbandonati, quasi a far ipotizzare uno sversamento effettuato direttamente da un’attività lavorativa. VIA BOSCOFANGONE : la seconda tappa del nostro viaggio è Boscofangone di Nola. Recentemente il camorrista Carmine Alfieri ha affermato di aver tombato tra le campagne di Boscofangone, proprio dove poi è sorto il centro commerciale Vulcano Buono, numerosi bidoni tossici provenienti dalla Germania. Facile capire come e perché. Il territorio è ancora oggi completamente abbandonato a se stesso, conteso tra prostitute e scaricatori di ogni sorta di rifiuto. L’area è stata segnalata più volte nei mesi precedenti e 6 mesi fa era stata interamente ripulita. Adesso, siamo di nuovo punto e a capo. Ad oggi, si segnala la presenza di rifiuti urbani, differenziati e speciali. Si parte dal vetro di macchine e grandi automezzi per finire con materiali d’ufficio, stampelle, scatole e cartoni, truciolato, siringhe sterili, prodotti chimici per l’agricoltura, bidoni di solventi e pittura, decine di pneumatici e numerosi resti di roghi tossici. VIA POLVERIERA (località Croce del Papa) : forse è questa la situazione più critica delle cinque che abbiamo censito. Il complesso abitativo “La Cisternina” è da anni a tutti gli effetti un’enorme discarica illegale a cielo aperto, ma la situazione peggiora a vista d’occhio anche nelle aree limitrofe. Tra via Polveriera, via Menichini e le campagne dietro gli stabilimenti dell’industria Basile è difficile anche solo avanzare tra tutti quei rifiuti. E’ stato scaricato di tutto: rifiuti urbani, differenziati, speciali e anche tossici. In particolare si segnala la presenza di: quintali di talquale, materassi, centinaia di bottiglie di vetro e di plastica, televisori e monitor, materiali di risulta di lavori edili, decine di solventi per pittura, quintali di solai, tubi, svariate decine di pneumatici, numerosi resti di roghi tossici e amianto frantumato e bruciato (quindi altamente tossico!). VIA MACELLO : ritornando verso il centro abitato la situazione non migliora affatto. In prossimità del cimitero di Nola, subito salta all’occhio la presenza di rifiuti urbani, differenziati e speciali. Precisamente di: diversi chili di talquale abbandonato (tra cui buste con gli scarti dei recenti pranzi natalizi), televisori, frigoriferi, tute da lavoro, scarpe (!!), barattoli di pittura, diversi pneumatici e addirittura la portiera di una macchina. Da sottolineare la presenza di una montagna di cartoni di materiale cimiteriale mischiati a centinaia di fiori secchi probabilmente abbandonati dai negozianti che lavorano nei pressi del cimitero. VIA MADONNA STELLA : in questa strada che costeggia uno dei quartieri più popolosi di Nola, siamo costretti a segnalare il continuo stato di abbandono in cui versa il quartiere Stella. In particolare notiamo la presenza di rifiuti speciali, urbani e tossici. Nello specifico svariate buste di talquale, gli ormai immancabili televisori, diversi pneumatici e un cumulo di amianto frantumato. Ci preme sottolineare che i cumuli di rifiuti ritrovati non sono dovuti ai recenti problemi che il Comune di Nola sta incontrando con la società incaricata “Buttol” per la gestione del ciclo dei rifiuti. Si trovano lì da settimane, in alcuni casi da mesi. Alcune di queste 5 aree erano già state segnalate al Comune mesi addietro. Al dirigente ambiente Felice Maggio, all’Assessore Luciano Parisi e al Sindaco Geremia Biancardi ci piacerebbe far capire che non si può unicamente rimuovere i rifiuti con misure una tantum. Questi siti devono essere prima messi in sicurezza e poi bonificati per evitare che inquinino anche i terreni circostanti. In seguito, è necessario aumentare il controllo sul territorio tramite l’utilizzo di telecamere funzionati 24 ore su 24 associandolo ad un adeguato dispiego sul territorio della Polizia Municipale. Tutto questo serve ad evitare di ritrovarci sistematicamente ogni 6 mesi al punto di partenza, per arginare l’inquinamento ambientale e scongiurare lo sperpero di fondi pubblici. Negli ultimi 2 anni il Comune di Nola ha speso oltre 200.000 € solo per la rimozione dei rifiuti abbandonati, ma concretamente a chi è servito ?
Ecco le foto dello scempio : http://www.facebook.com/media/set/?set=a.516704958350200.109665.371677006186330&type=1