Il plenum del Csm ha archiviato la pratica che era stata aperta dopo le dichiarazioni del pentito della Camorra, Antonio Iovine, che aveva parlato di “processi aggiustati” negli uffici giudiziari a di Napoli. In particolare, Iovine, aveva chiamato in causa il magistrato Pietro Lignola, in pensione dal 2009. Lo stesso Lignola aveva chiesto al Csm nel giugno scorso un intervento a sua tutela proprio in riferimento alle dichiarazioni di Iovine, da lui denunciato per calunnia e millantato credito. “Non c’è spazio per interventi” del Csm – sottolinea la delibera approvata oggi – “dal momento che il dottor Pietro Lignola non fa più parte dell’Ordine giudiziario e che comunque, in pendenza di indagini penali, neppure possono allo stato ravvisarsi i presupposti oggettivi lesivi del prestigio e dell’indipendente esercizio della giurisdizione”. Di qui la decisione di archiviare il fascicolo.