CAIVANO – Giornata di preghiera oggi a Caivano (Napoli) per le vittime dell’inquinamento causato dai rifiuti e dai roghi di spazzatura tossica: l’iniziativa di don Maurizio Patriciello, da anni impegnato in appelli e denunce, è all’insegna del dolore “per questa ecatombe di innocenti” ma anche, spiega, “della speranza sostenuta da segnali incoraggianti” arrivati nelle ultime settimane, come la nomina da parte del ministro Cancellieri di un commissario straordinario, Donato Cafagna, per contrastare il fenomeno degli incendi di sostanze pericolose.

“La nostra gente è sfinita, ieri ho celebrato l’ultimo funerale: un giovane di 29 anni, morto di leucemia prima di poter diventare padre. Ha lasciato la moglie incinta”, racconta il parroco. Nella sua chiesa, oggi, foto di alcune delle vittime e tanti palloncini bianchi, nelle mani dei bambini, con la scritta “Io voglio vivere”. Nella cosiddetta “Terra dei fuochi”, tra le province di Napoli e Caserta, l’incidenza delle patologie tumorali “é diventata una ecatombe”, hanno ricordato due giorni fa i vescovi delle diocesi interessate. I roghi tossici si susseguono da decenni, ma ora finalmente “c’é la sensazione che le istituzioni abbiano raccolto i nostri appelli”, dice don Maurizio. Dopo l’incontro a Roma con il ministro Cancellieri, il parroco e i componenti del coordinamento dei comitati antiroghi hanno visto a Napoli due giorni fa anche il nuovo prefetto, Francesco Musolino: “Un colloquio lungo e attento, abbiamo colto grande sensibilità da parte sua”, dice Patriciello. Ora si attende l’insediamento del commissario Cafagna. “Speriamo di incontrarlo presto. Lo attende un lavoro difficilissimo, ma avrà dalla sua parte un territorio stanco e devastato che chiede risposte concrete per difendere il diritto al futuro delle famiglie”.

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