E’ stata respinta dal gip una richiesta di ordinanza cautelare avanzata dalla Dda di Napoli nei confronti di P.C., uno dei custodi della Città della Scienza che la sera del 4 marzo 2013, quando si verificò l’incendio che distrusse parte delle struttura, svolgeva il turno di vigilanza. L’uomo era stato iscritto nel giugno dello scorso anno nel registro degli indagati per l’ipotesi di incendio doloso aggravato dalla finalità mafiosa. A quanto si è appreso, il gip ha sostenuto che nei suoi confronti non sussistano i gravi indizi di colpevolezza a fondamento della richiesta di arresto. Il custode sarebbe al momento l’unico indagato nell’ambito dell’inchiesta condotta dai pm Ida Teresi e Michele Del Prete e coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Il guardiano lo scorso anni fu anche messo a confronto con il collega che quella sera era di turno assieme a lui: le sue risposte furono ritenute convincenti, se non addirittura false, dagli inquirenti. Non si escluse che la procura possa impugnare il provvedimento davanti al Tribunale del Riesame.

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