I disoccupati autorganizzati appartenenti ai movimenti di Napoli ed Acerra annunciano che si autodenunceranno in massa davanti alla Procura per protestare contro le misure cautelari emesse, nelle scorse settimane, nei confronti di 25 esponenti dei movimenti. E’ quanto reso noto dagli stessi disoccupati nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio ad Acerra, alla quale ha preso parte anche il legale di alcuni disoccupati denunciati, tra l’altro, per associazione a delinquere.

Ai balconi di alcuni disoccupati agli arresti domiciliari, i senza lavoro hanno appeso lenzuoli bianchi con la scritta “detenuto illegalmente”, quale forma di protesta contro le misure cautelari. “Se loro hanno costituito un’associazione a delinquere – hanno spiegato i senza lavoro – noi siamo i mandanti, perché loro sono i nostri portavoce. Quindi ci denunceremo in 2700, tutti gli appartenenti ai movimenti, che lottiamo da anni per ottenere un lavoro”.

I disoccupati contestano le accuse mosse ai loro compagni e sostengono che “sono state le istituzioni a volerci dare assistenza – hanno aggiunto – in quanto incapaci di darci risposte occupazionali”. “Il Ministero aveva istituito un fondo – hanno proseguito – ma la Regione non è stata capace di creare progetti per attingere ai contributi governativi. Ci chiediamo che fine abbia fatto il piano Ganapini, che prevedeva progetti per le bonifiche del territorio, per le quali siamo stati formati in questi anni, e la creazione di 20mila posti di lavoro”. I disoccupati, infine, hanno annunciato, per sabato 22 febbraio, una manifestazione regionale a Napoli contro la repressione della lotta.

 

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