Si è rifiutata di indossare il burqa, e per questo il marito, un marocchino di 20 anni più vecchio, l’ha presa a calci e pugni, accusandola di volersi comportare ”alla occidentale”, e l’ha rinchiusa, poi, in bagno per impedirle di chiamare i soccorsi. E’ accaduto a Sant’Anastasia (Napoli) dove i carabinieri hanno arrestato un marocchino di 51 anni, per sequestro di persona, minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia.
Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo aveva picchiato a calci e pugni la moglie, connazionale marocchina di 28 anni, procurandole lesioni al volto poi giudicate guaribili in 15 giorni, perché le voleva imporre l’uso di abiti lunghi e del burka. La 28enne è riuscita a scappare, ed una volta in strada si è accasciata al suolo: alcuni vicini hanno notato la donna ed allertato i carabinieri, ai quali la giovane ha raccontato che il marito l’aveva più volte picchiata rimproverandola di comportarsi “troppo all’occidentale”. I militari hanno arrestato il 51enne e portato nel carcere di Poggioreale.