Protesta per la casa nel rione Scampia di Napoli dove alcuni attivisti del Comitato Vele, gli occupanti dei fatiscenti palazzoni post terremoto, hanno esposto degli striscioni sui cantieri dei nuovi alloggi dismessi, denunciano, dalle società appaltatrici. ”Hanno tolto le impalcature senza finire i lavori – si lamenta uno dei portavoce – allungando così i tempi di consegna”. Come è scritto su uno degli striscioni, alcuni degli occupanti delle ‘vele’ aspettano l’assegnazione di un alloggio popolare da oltre trent’anni. ”Oggi parlano di crisi, ieri parlavano di messa in sicurezza o abbattimento delle vele ed intanto chi ci e’ nato ci è cresciuto e rischia pure di morirci viste le condizioni i cui versano i palazzi”. I cantieri dei nuovi alloggi sorgono a poche decine di metri dalle vele che, anche da lontano, mostrano il loro degrado. ”Qui lo Stato si vede solo quando fanno le retate a caccia di spacciatori mentre alla gente onesta che confida nelle istituzioni – conclude un altro dei manifestanti – nessuno pensa”. I manifestanti hanno annunciato per i prossimi giorni ulteriori e nuove forme di protesta. ”Porteremo le famiglie ed i bambini nelle piazza buone di Napoli – conclude – non daremo tregua a chi, istituzioni o cittadini, ci vuole ghettizzati e maltrattati”.

 

 

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