Sono cominciati oggi, nel carcere di Poggioreale, davanti al gip Alberto Capuano, gli interrogatori di garanzia degli indagati finiti ieri in carcere nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta attivita’ di riciclaggio del denaro del clan Fabbrocino da parte del gruppo imprenditoriale Ragosta. Gli interrogatori, che si sono protratti fino a sera, sono iniziati con Enrico Potito, professore di Diritto Tributario della facolta’ di Economia della Universita’ Federico II di Napoli, destinatario di una delle ordinanze di custodia cautelare. Il suo coinvolgimento nella vicenda e’ legato ai presunti casi di falsificazione delle sentenze e di corruzione che ha portato ieri all’arresto di 16 giudici (non togati) della Commissione tributaria provinciale di Napoli.
A quanto si e’ appreso, Potito, assistito dall’avvocato Ettore Stravino, ha respinto con fermezza gli addebiti sostenendo che i suoi ricorsi presentati alla Commissione venivano accolti non per collusioni con i giudici, ma perche’ erano approntati con competenza e professionalita’. Al gip e’ stata presentata una istanza di revoca della misura cautelare anche per motivi di salute.