Sequestro di persona, violenza e lesioni personali: queste le accuse nei confronti di un quarantunenne, S.L., arrestato oggi dagli agenti della Squadra Mobile della Questura partenopea e del commissariato ”Pianura”. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione – disposta al termine di indagini coordinate dalla sezione Reati contro le ”fasce deboli” della Procura di Napoli – le forze dell’ordine hanno infatti trovato – oltre a dosi di stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) – i documenti di una donna bulgara che lo scorso mese denuncio’ di essere stata sequestrata e violentata per circa dieci giorni dopo essere stata portata in una stalla. A.N., queste le iniziali della malcapitata 38enne, si presento’ il 17 agosto dolorante e quasi incapace di reggersi in piedi nel commissariato di polizia dove riferi’ di essere stata sequestrata e contro la sua volonta’ trattenuta dal 41enne per circa dieci giorni. Dopo essere stata accompagnata dai poliziotti nell’ospedale San Paolo del quartiere Fuorigrotta, dove i medici decisero di ricoverarla, riferi’ di essere in Italia da circa sette anni e di avere svolto, per ultimo, il lavoro di badante. Circa un anno e mezzo fa aveva conosciuto S.L. con il quale, lo scorso mese di marzo, aveva allacciato una relazione sentimentale. Un rapporto – disse ancora la donna – che ad agosto prese una brutta piega: l’uomo, inspiegabilmente, prima le tolse i documenti e gli effetti personali e poi l’aggredi’ malmenandola. Nei giorni seguenti l’episodio, la costrinse a recarsi nel quartiere Pianura dove, per molti giorni, la tenne chiusa in una stalla di sua proprieta’. Li’ fu costretta a subire altre percosse e anche numerose violenze sessuali per essere poi rimessa in liberta’ dopo una decina di giorni.

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