Gli acquisti familiari di pesce fresco sono calati in valore del 16 per cento nel 2013 anche per colpa della paura delle ripetute frodi che hanno aggravato la situazione di difficolta’ causata dalla crisi economica. E’ quanto afferma Impresa pesca Coldiretti, sulla base dei dati Ismea relativi al primo trimestre, nel commentare l’ultima operazione dei carabinieri dei Nas Napoli, Salerno e Caserta che ha portato al sequestro di circa 36 tonnellate di alimenti e prodotti ittici irregolari e pericolosi per la salute pubblica per un valore di 2 milioni di euro.
Rispetto allo scorso anno – sottolinea la Coldiretti – sono aumentate del 6,3 per cento le famiglie italiane che hanno rinunciato ad acquistare pesce fresco nonostante i prezzi al consumo siano rimasti pressoche’ stabili. Un calo che ha messo a dura prova la flotta di pescherecci italiana che negli ultimi 30 anni ha gia’ perso il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.