Cinque ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e quattro ai domiciliari) e il sequestro di 45 milioni di euro nei confronti di 74 indagati è il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Napoli su un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato, a indebite compensazioni di crediti di imposta e all’utilizzazione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I cinque arrestati sono: Luigi Cerchia, Gianrodolfo Bertoli, Donatello Di Tommasi, Stefano Miscoli e Valter De Carolis. Le indagini sono partite dalla denuncia di un dipendente di un’ azienda che si era accorto, verificando la propria posizione contributiva, di risultare assunto da una società a lui sconosciuta. La Guardia di Finanza ha individuato una falso consulente del lavoro con uffici a Qualiano e Cassino che costituiva società fittizie intestate a prestanome per eseguire le indebite compensazioni fiscali. L’inchiesta – condotta dai pm Henry John Woodcock, Giuseppina Loreto e Celeste Carrano e coordinata dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli – ha accertato l’esistenza di un sodalizio dedito alla costituzione di società fittizie riconducibili a prestanome utilizzate per eseguire indebite compensazioni fiscali. A beneficiare di tale attività illecita sarebbero stati numerosi datori di lavoro e imprese delle province di Napoli e di Roma alcune delle quali avevano ottenuto appalti o subappalti per opere pubbliche tra cui la Metro C di Roma, i lavori di ammodernamento della autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, la realizzazione della direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti. Tali imprese si sarebbero servite di ‘società cartiere’ create da un falso consulente del lavoro per inquadrare il personale dipendente ed estinguere i debiti relativi a oneri previdenziali da lavoro dipendente maturati nei confronti dello Stato. I fatti accertati si riferiscono ad un periodo che va dal 2009 al 2013.