NAPOLI – Un ‘servizio’ di trasporto gestito dalla camorra attraverso ambulanze private che a Napoli con cifre “stratosferiche” trasportano contro la legge, dai reparti ospedalieri dove la mortalita’ e’ elevata, migliaia di persone l’anno. Lo denuncia l”Associazione Sos racket e usura’ che sul proprio sito ha pubblicato quattro video contenenti la testimonianza di un operatore sanitario in servizio sulle ambulanze e del 118. Le ambulanze, secondo la testimonianza, sono gestite da pluripregiudicati e affiliati ai clan Lo Russo, Cimmino e degli Scissionisti.
L’Associazione chiede all’Autorita’ giudiziaria “di aprire un’inchiesta” rivolgendosi direttamente al procuratore aggiunto Angelo Pennasilico. “Abbiamo anche chiesto – spiegano dall’associazione – che gli assessori alla Sanita’ della Regione Campania e del Comune di Napoli mandino degli ispettori per verificare quello che quotidianamente avviene. Infine ci auguriamo che anche le strutture sanitarie coivolte attraverso le loro Direzioni sanitarie aprano delle inchieste interne al fine di individuare i medici, infermieri, portinai e guardie giurate che permettono tale scandalo”. L’Associazione Sos racket e usura si dice certa “che le nostre pubbliche video denunce saranno sicuramente oggetto di apertura di indagine”. – I volontari dell’Associazione, che hanno volantinato nei quartieri popolari di Scampia e Chiaiano, si dicono inoltre “particolarmente colpiti dalle dichiarazioni apparse sugli organi di informazione di ieri delle dichiarazioni di Domenico Di Rienzo, direttore di Senza Frontiere che ha affermato: ‘A Chiaiano e a Scampia la camorra non c’e” e che ‘non si spaccia’. Come siamo stati snobbati dall’Associazione Hurtade, che ha dichiarato che non c’era bisogno che da Milano un’associazione antiracket venisse a distribuire questionari a Scampia e a Chiaiano”. Inoltre, aggiungono, “e’ falso quando Domenico Di Rienzo afferma che nessun politico ne era a conoscenza, visto che abbiamo inviato attraverso fax, di cui abbiamo ovviamente la ricevuta, tutta la classe politica del comune di Napoli. Vogliamo inoltre ricordare che attraverso i questionari che l’Associazione distribuiva a Milano due anni fa, ha permesso di stroncare il racket degli alloggi, con dodici arresti e 45 indagati. Inoltre negare in maniera cosi’ spudorata da parte del signor Di Rienzo la presenza della camorra a Scampia vuol dire essere colluso con essa, parole gravi quelle del signor Di Rienzo che stridono con le dichiarazioni rese circa 15 giorni fa proprio a Scampia dinnanzi al sindaco, al prefetto ed al cardinale dove oltre 500 commercianti hanno affermato che la camorra alle 19 impone loro di chiudere le proprie attivita’”. L’Associazione Sos racket e usura anticipa infine che “nei prossimi giorni verranno divulgati i video sul racket del caro estinto e sulla ricettazione nei compraoro che abbiamo gia’ video registrato”.