Il commento choc compare sulla pagina Facebook di Lino Ferrara, imprenditore napoletano del settore nautico, organizzatore della rassegna Nauticsud. ”Extra comunitari salvati a Lampedusa in Italia su cuciono la bocca per protesta al loro paese si ficcavano la lingua nel c….”. Così scrive Ferrara che, interpellato, parla di ”provocazione” e spiega di avercela ”non con gli immigrati che vengono qui ad essere sfruttati ma con la politica della sinistra becera”. ”Se le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina venissero affrontate in maniera avulsa dalla demagogia politica questi clandestini – dice Ferrara – non rischierebbero la vita per giungere in Italia con delle prospettive pari a zero. Più che dell’idromassaggio loro praticato all’arrivo, alla stregua di quello che si effettua in un spa mi preoccuperei dei pensionati e degli esodati che raccattano i rifiuti ai mercati”.

”La mia – ammette – sicuramente è una espressione molto forte e dalla forma ruvida, però queste polemiche vengano messe in bocca agli extracomunitari non loro sponte ma dalla demagogia della sinistra sulla pelle di questi poveretti. Il problema del resto mi vede molto attento sotto il punto di vista della solidarietà e dell’aiuto agli ultimi per cui la mia provocazione è diretta contro la demagogia della sinistra e non a quanti hanno la mia solidarietà”. La convinzione di Ferrara è che ”in Italia chi viene trattato male sono gli italiani e non gli immigrati. Loro protestano qui per il trattamento riservato mentre in patria se ne stanno zitti”. E comunque ”se si facesse veramente la politica di contrasto gli extracomunitari non verrebbero in Italia a fare cosa? Vendere le cover dei telefonini per guadagnare 50 centesimi ed essere l’anello terminale della criminalità organizzata?”.

 

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