L’obiezione dei pm alla denuncia di Tiziana Cantone dell’ottobre 2015 per violazione della privacy, secondo la quale sarebbero mancati i riscontri del divieto di diffusione, “è assolutamente contro la legge italiana, che prevede che la diffusione dei dati sensibili debba avvenire solo con il consenso esplicito dell’interessato, quindi mi permetto di dire che quella valutazione, se fatta dal procuratore, non è fondata”. Così a Sky TG24 HD il Garante della Privacy Antonello Soro è tornato sul suicidio di Tiziana Cantone, la giovane donna che si è uccisa dopo la diffusione in rete a sua insaputa di alcuni video hard.