Dal 2012 ad oggi i roghi di rifiuti nelle province di Napoli e Caserta sono diminuiti di oltre la metà grazie soprattutto ai pattugliamenti dei militari e delle forze dell’ordine, alle telecamere piazzate in varie zone strategiche del territorio, ma resta comunque allarmante il fenomeno degli sversamenti abusivi di rifiuti, che colpisce il Casertano più del Napoletano. A “fotografare” la situazione ambientale nella Terra dei Fuochi è il Commissario di Governo per l’emergenza roghi Michele Campanaro, intervenuto al Teatro Comunale di Caserta alla manifestazione di chiusura del concorso riservato a studenti e cittadini “Terra dei Fuochi? Tutta un’altra storia!”, promosso dal Consorzio Ecopneus che si occupa di ritiro e smaltimento di pneumatici, dal Ministero dell’Ambiente, dai Comuni di Napoli e Caserta e dalle rispettive prefetture, e legato al “Protocollo contro l’abbandono di pneumatici nella terra dei fuochi” firmato nel 2013. “In cinque anni i roghi sono calati del 55% – dice Campanaro – e oggi non si può più parlare di una vera e propria emergenza, ma di una situazione da monitorare costantemente e che riguarda 90 Comuni a cavallo delle province di Napoli e Caserta. In questi anni c’è stato un importante salto di qualità dell’azione di coordinamento delle forze di polizia per il controllo delle aree oggetto di sversamenti; inoltre ancora oggi, nella Terra dei Fuochi, circolano 200 militari nell’ambito dell’operazione Strade Sicure. Dalle segnalazioni che riceviamo quotidianamente – prosegue Campanaro – e che confluiscono in una piattaforma informatica gestita dalla Regione, altro esempio di sinergia tra istituzioni, apprendiamo che gli sversamenti sono in calo ma nella provincia di Caserta sono in numero superiore rispetto a quella confinante di Napoli. Si sversa di tutto, specie materiale di scarto dell’attività tessile ed edilizia. E le zone maggiormente colpite sono quelle di Maddaloni e Marcianise; altre aree critiche sono a Castel Volturno”
Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus, spiega che “dal 2013 ad oggi nelle solo province di Napoli e Caserta abbiamo rimosso dalle strade 16mila tonnellate di pneumatici, ovvero quasi 2 milioni di pezzi abbandonati. Erano stati gettati sotto i cavalcavia o lungo i torrenti, ma anche in siti archeologici come l’Antica Cales, dove è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco; gli interventi quantitativamente più rilevanti sono stati effettuati nel Napoletano, a Scisciano, dove abbiamo rimosso oltre 8mila tonnellate, quasi un milione di pneumatici, e a Gianturco. In totale in tutta la Campania rimuoviamo 22mila tonnellate annue (250mila in tutta Italia, ndr). E’ necessario agire sulla mentalità dei cittadini, che spesso preferiscono acquistare pneumatici in nero, senza sapere poi che il pezzo finisce poi in un circuito illegale che può poi danneggiare la loro salute”. Il concorso è stato vinto dagli studenti della “Seconda A” dell’Istituto secondario di primo grado “Collecini-Giovanni XXIII” di Caserta – San Leucio”, che si sono aggiudicati il rifacimento dell’impianto sportivo scolastico con una superficie in gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso; secondi gli studenti del Liceo classico “Galileo Galilei” di Mondragone, terza quelli del Quasimodo di Crispano, che riceveranno arredi e aree relax in gomma riciclata da PFU.