“Stiamo camminando sulle ceneri della bellezza del Creato”: è quanto afferma il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, nel suo messaggio per la Quaresima ai fedeli, ritornando sulla Terra dei Fuochi, e ribadendo che si è “avvelenato il giardino che Dio ci ha affidato in custodia”. Il vescovo, inoltre, invita tutti a “riconoscere il nostro peccato, personale e comunitario”.
“Anche nella nostra terra – scrive Di Donna – pensavamo che un certo modello di sviluppo, in particolare quello industriale, durasse per sempre. E invece siamo tutti nel mezzo di un ‘pasticcio ambientale’ che abbiamo permesso con la nostra miopia. Disobbedendo a Dio e credendo allo sviluppo senza limiti, continua il vescovo, ci siamo costruiti i nostri idoli: potere del denaro, consumo, spreco, tendenza a vivere al di sopra delle nostre possibilità. Con il risultato che tutto è andato in fumo e noi camminiamo sulle ceneri della bellezza del Creato e di una fraternità non realizzata”. Secondo il vescovo di Acerra, che ha annunciato una prossima iniziativa sulla questione ambientale e la vocazione agricola del territorio, “non tutto è perduto”. “Credere nel Risorto – conclude l’alto prelato – significa vivere alla luce della verità secondo la quale davvero tutto è possibile a Dio, il quale può far spuntare la vita anche dalle ceneri, simbolicamente poste sul capo del credente all’inizio della Quaresima. Per questo, i cristiani sono chiamati in questo tempo a purificarsi dalla testa ai piedi”.