Per gli ambientalisti nei Comuni della cosiddetta ‘Terra dei fuochi’ si sta combattendo ancora una vera e propria guerra. E presto in ‘trincea’ vi saranno 240 detective che verranno appositamente formati, pronti ad intervenire in ogni momento della ‘filiera’: dalla produzione dei rifiuti all’abbandono, fino alla combustione.
Lo ha annunciato il viceprefetto Donato Cafagna, incaricato per il fenomeno dei roghi di rifiuti tossici in Campania, che nei giorni scorsi ha riunito rappresentanti di Comuni, forze dell’ordine, cittadini (la rete degli Osservatori civici), Arpac, per tracciare un bilancio delle attività svolte dell’anno scorso ma soprattutto per dare le linee direttive per il 2016. La recente diffusione dei dati dell’Istituto superiore di sanità sull’incidenza dei tumori nell’area dei Comuni della Terra dei fuochi ha riacceso le polemiche. Dati che sono stati motivo di scontro ma che, dice Lucia De Cicco, dell’associazione Eco della fascia costiera, non sorprendono affatto perché “dicono quello che noi, che non siamo medici, diciamo da anni”. Dopo gli anni degli sversamenti di scarti industriali l’emergenza da contrastare è quella della combustione di scarti di produzioni artigianali, di piccole realtà che finiscono per sfuggire ad ogni forma di controllo. “Il vero nodo è quello di bloccare questo scempio a monte aggiunge ancora Lucia De Cicco che viene alimentato da una rete produttiva non regolare: aziende che producono in nero e che di conseguenza possono solo smaltire in nero”. Sulla stessa lunghezza d’onda Angelo Ferrillo, portavoce dell’associazione che da anni denuncia il fenomeno. “Le misure in campo dice sono ancora inadeguate: i 450 milioni per rimuovere le ecoballe non spengono terra dei fuochi”. Ma a leggere i dati forniti dalla struttura di monitoraggio coordinata dal viceprefetto Cafagna il numero degli incendi è costantemente in calo. Si è registrato nel 2015 rispetto al 2012 nella sola provincia di Caserta un calo del 67% degli eventi, mentre nel Napoletano il calo (dice l’ultimo rilevamento) rispetto sempre al dato del 2012 è stato del 50% circa. Ma nel 2016 nella guerra contro i roghi tossici i principali protagonisti dovranno essere i Comuni: è quanto emerso dalla cabina di regia convocata nei giorni scorsi. Il primo obiettivo deve essere quello di rimuovere i rifiuti prima che siano dati alle fiamme. Sul tema, intanto, è sempre alta la polemica politica. Forza Italia ha tenuto oggi una conferenza stampa a Montecitorio. Sulla Terra dei fuochi, ha detto Mara Carfagna, “Renzi e il suo governo stanno facendo marketing e propaganda sulla pelle dei cittadini” mentre per Renato Brunetta “i 450 milioni stanziati per le ecoballe sono una presa in giro”. “Apprezzo l’assoluta coerenza del centrodestra: dopo anni di chiacchiere, ancora chiacchiere”, ha risposto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.