Proseguono i controlli dei carabinieri nel territorio della cosiddetta “terra dei fuochi” tra Napoli e Caserta. Ottantatre persone denunciate e una arrestata. Sequestrate o sospese 35 aziende. Controllati con il supporto di un elicottero anche i terreni con divieto di coltivazione. I reati contestati vanno dallo smaltimento illecito di rifiuti alla emissione non autorizzata di fumi in atmosfera, dallo sfruttamento del lavoro nero e clandestino alla violazione della normativa in materia igiene sui luoghi di lavoro, dall’abusivismo edilizio alla mancanza di sicurezza per i lavoratori. In particolare a Giugliano, in un’azienda zootecnica di 56.000 metri con 400 capi di bestiame, non esistevano i registri di carico e scarico dei medicinali per gli animali e del letame. Il titolare, inoltre, non aveva rimosso quattro tettoie di cemento-amianto delle stalle, per un totale di circa 400 mq. A Qualiano un coltivatore irrigava i terreni prendendo acqua da un pozzo a ridosso di un’area sequestrata per presenza di rifiuti, con il pericolo di inquinamento delle falde acquifere. A Cicciano, nel nolano, un 72enne è stato sorpreso a incendiare rifiuti vegetali e di plastica su un fondo agricolo. + stato utilizzato anche un elicottero per accertare che fosse rispettato il divieto di coltivazione sui terreni inquinati tra Caivano ed Acerra.
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