Tra gli sfrattati di Palazzo Fienga – ex roccaforte del clan Gionta – c’è anche lo zio di Ciro Immobile, l’attaccante della Nazionale di calcio. Si chiama Pasquale Immobile, ha 52 anni e insieme alla sua famiglia ha dovuto abbandonare la sua casa a via Castello, situata sul lato destro dell’ex bunker sgomberato dalle forze dell’ordine nei giorni scorsi, in seguito a due provvedimenti emessi dalla Dda e dalla Procura di Torre Annunziata. Il 52enne è stato accompagnato da un agente di polizia locale a casa sua per l’ultima volta, per prendere i suoi oggetti personali, prima di abbandonarla per sempre: «Non mi importa delle cose materiali- si sfoga – quello che mi dispiace è di essere accomunato al clan Gionta. Io non abitavo nella loro roccaforte, ma dal lato opposto: hanno sequestrato la mia abitazione solo perché un balcone affaccia nel cortile controllato dalla cosca». Poi il racconto: «Sono in cassa integrazione da anni, lavoravo all’Avis di Castellammare (azienda di materiale ferroviario ndr) e aspetto da anni una nuova opportunità. Io non sono un camorrista, sono una persona perbene. Mi hanno trattato come se fossi un delinquente, ho la sensazione di aver perso la mia dignità».