Ville e appartamenti di pregio a Roma e Milano e immobili a Capri, Ischia e Torre del Greco, per un valore stimato in circa 11,5 milioni di euro, sono stati sequestrati a cinque componenti della famiglia Bottiglieri, tutti legati alla società armatoriale Rbd spa (Rizzo-Bottiglieri-De Carlini) con sede a Torre del Greco (Napoli), e al loro avvocato di fiducia. Le indagini, condotte dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno permesso di accertare la mancata segnalazione di attivi per 37 milioni, con un danno erariale pari appunto a 11,5 milioni di euro. Nella mattinata le fiamme gialle hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal gip presso il locale tribunale oplontino, che ha disposto il sequestro preventivo “per equivalente” di beni immobili, denaro e altre liquidità nella disponibilità di Orsola e Grazia Bottiglieri, Roberto Rizzo, Giuseppe Mauro Rizzo e Ugo De Carlini. Colpito dalla misura cautelare reale anche l’avvocato romano Vincenzo Ussani D’Escobar, legale della famiglia Bottiglieri, che ha svolto funzioni di rappresentanza e amministrazione di società di diritto estero. Tutto è partito da una verifica fiscale nei confronti della società armatoriale “Rizzo-Bottiglieri-De Carlini armatori spa” (usualmente denominata Rbd), nel cui ambito erano emerse rilevanti operazioni finanziarie effettuate con società di diritto estero – per la maggior parte di diritto lussemburghese – di fatto riconducibili agli indagati. Tra queste figura la controllante della Rbd, Luxdynamic S.A., avente sede legale in Lussemburgo ma fiscalmente domiciliata in Italia, oggetto di un controllo fiscale effettuato dall’Agenzia delle Entrate-ufficio centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali). Le indagini hanno permesso di ricostruire le ipotesi di reato nei confronti degli indagati, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di reati tributari e di truffa aggravata ai danni dello Stato. “È stata accertata – scrive in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico – l’omessa indicazione da parte della Luxdynamic, nella disponibilità della citata famiglia armatoriale, di componenti positive di reddito per oltre 37 milioni di euro. Questa somma è stata sottratta alla dovuta tassazione in quanto è stata esposta nella documentazione contabile non come un attivo patrimoniale quanto come una passività derivante da un’emissione obbligazionaria sottoscritta dagli stessi indagati, che era, invece, priva di valide ragioni economiche. Successivamente – dice ancora il procuratore – gli indagati appartenenti alla famiglia Bottiglieri si sono divisi la somma di poco superiore a 37 milioni di euro, dando luogo ad una distribuzione di dividendi, operazione anch’essa sottratta a tassazione in quanto celata dietro l’apparenza dei rimborsi del prestito obbligazionario sottoscritto solo due anni prima”. Gli ulteriori accertamenti del nucleo di polizia tributaria di Napoli hanno consentito di ricostruire l’origine della somma pervenuta alla Luxdynamic, che avrebbe come origine un’altra società di diritto lussemburghese, con ogni probabilità realmente operante in Italia. “I proventi di questa attività – spiega Pennasilico – sono stati poi trasferiti sui rapporti bancali delle società-schermo Goral Dry S.A. e Mozyr S.A. – solo formalmente domiciliate a Montevideo-Uruguay e anch’esse nella disponibilità della famiglia Bottiglieri – per poi essere convogliati sui conti della holding Luxdynamic”.