Martina, una ragazza di 16 anni, è stata sottoposta ad un trapianto di cuore a Bergamo perchè al centro pediatrico dell’ospedale Monaldi di Napoli gli interventi sono stati sospesi. La vicenda viene riferita dal Mattino. “Il fatto che Martina fosse stata ritenuta in buone condizioni di salute dalla struttura napoletana per poi essere rimessa urgentemente in lista a Bergamo ed essere sottoposta a trapianto cardiaco è la dimostrazione evidente che la qualità dell’assistenza è notevolmente diminuita”, dice all’Ansa Maria Rosaria Lanza, del Comitato sanità Campania, a cui fanno riferimento oltre 50 associazioni che si occupano di igiene salute e ambiente. “Il problema – racconta Lanza – non è più solo la sospensione dell’attività chirurgica. La struttura non garantisce l’assistenza pre e post trapianto, come i genitori denunciano da parecchi mesi”. La questione dello stop alle attività nel centro trapianti di Napoli è stata sollevata da Dafne Palmieri, presidente del comitato genitori bimbi trapiantati che a Battipaglia (Salerno) ha interrotto l’intervento del governatore della Campania, Vincenzo De Luca per denunciare: “Da tre mesi stiamo scrivendo ma De Luca non ci risponde”, ha detto. “Mio figlio è stato salvato al Monaldi, il centro non andava chiuso”.

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