Continua l’attività in coordinamento tra le forze di polizia nell’ambito del contrasto al fenomeno della produzione e distribuzione di merce contraffatta e del successivo sversamento degli scarti tossici di lavorazione nelle aree vesuviane ed a nord di Napoli. Lavoratori non in regola con le norme che riguardano la previdenza e l’assistenza, turni interminabili di lavoro, gravi carenze igienico sanitarie, inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro, utilizzo di lavoratori sprovvisti del permesso di soggiorno e’ quanto hanno accertato carabinieri e guardia di finanza nel corso di un servizio che ha portato alla denuncia di una cittadina cinese ed al sequestro di un opificio.

In dettaglio, i finanzieri di torre annunziata, i carabinieri di striano, i carabinieri del gruppo tutela lavoro ed il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, hanno sottoposto a controllo una ditta di produzione e confezionamento di capi di abbigliamento sita a striano (napoli) rilevando gravi violazioni alle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, la presenza di cittadini stranieri sprovvisti del permesso di soggiorno e denunciando la titolare della ditta, una cittadina cinese 29enne residente a striano. L’opificio, di circa 250 mq, e’ stato sottoposto a sequestro preventivo unitamente a 27 macchine per cucire, una stiratrice ed una pressa per bottoni (valore complessivo stimato 350.000 euro). Sono state contestate violazioni per un totale di 90.000 euro. L’attività imprenditoriale e’ stata sospesa.

 

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